Motivazione Intrinseca ed estrinseca


Motivazione intriseca

L'apprendimento è molto condizionato dalla motivazione sia intrinseca che estrinseca.
La motivazione intrinseca è costituita dalla curiosità, una sorta di "motivazione cognitiva". In altri casi è il piacere che si prova nel fare qualcosa. Il ruolo della motivazione intrinseca è stato dimostrato da alcuni esperimenti condotti da Harry Harlow e due suoi allievi su 8 macachi sottoposti a giochi di intelligenza, nel 1949. Le scimmie premiate con dosi di cibo ottenevano risultati inferiori rispetto alle scimmie che che non ricevevano ricompensa e che giocavano per il puro piacere di farlo.
L'esperimento dimostra che il rinforzo "uccide" la motivazione intrinseca, basata sull'interesse in sè.
Edward Deci ha dimostrato con questo stesso esperimento che anche nell'essere umano diminuisce la motivazione intrinseca quando si agisce in vista di un premio e non per soddisfazione.




Motivazione estrinseca

Un premio, un aumento di stipendio, l'approvazione dei genitori di fatto sono motivi frequenti dei nostri comportamenti.
A seconda del tipo di motivazione, si può distinguere tra obiettivi di padronanza e obiettivi di prestazione: nel primo caso uno studente si impegna perché è interessato ad accrescere la conoscenza; nel secondo si impegna per dimostrare le proprie capacità.
Gli obiettivi corrispondono a tipi di motivazione.
  • obiettivi di padronanza -----> motivazione intrinseca
  • obiettivi di prestazione -----> motivazione estrinseca

Lo stato d'animo svolge un ruolo importante. Lo psicologo statiunitense John W. Atkinson ha individuato la reguente relazione:
  • tendenza di successo -----> fiducia
  • tendenza ad evitare il fallimento -----> paura




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