L'istruzione ad Atene

Ad Atene si impone un modello educativo coerente con le istituzioni democratiche che si sono sviluppate e diverso da quello spartano.
Ad Atene prevale il principio della Dike, della giustizia: la polis non è fondata sulla forza, ma sulla legge. L’ areté ad Atene coincide dunque con una vita condotta secondo giustizia.

È Solone, legislatore vissuto tra il VII e il VI sec. a.C., a proporre questo ideale anche attraverso i suoi testi poetici: anzi, egli a Dike, la giustizia, sostituisce Eunomia, la buona legge, che egli stesso ha contribuito a introdurre ad Atene. 
L’areté è intesa come virtù civica: una forma di rispetto e dedizione verso lo Stato e le leggi, considerati beni superiori da conservare con ogni sforzo.
Quindi vengono coltivate, oltre all’educazione fisica e alla musica, come a Sparta, anche la lettura e la scrittura. La scuola è però per lo più privata.

I ragazzi vengono accompagnati a scuola da uno schiavo, il pedagogo, letteralmente “colui che guida il fanciullo”, mentre le ragazze restano in casa, a differenza di quanto avviene a Sparta. Il ciclo formativo ateniese si articola in diverse fasi:
• formazione in famiglia fno ai 7 anni;

• dai 7 anni fno ai 14 i maschi vanno a una scuola elementare di quartiere o a una scuola privata;

• dopo le elementari alcuni ragazzi seguono corsi di studio superiori per quattro anni;

• al compimento dei diciotto anni di età avviene l’ingresso nella scuola militare, dove si resta fino ai venti anni.

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